Commentario abbreviato:Genesi 35:2016 Versetti 16-20 Rachele aveva detto con ardente passione: "Dammi dei figli o altrimenti muoio!", e proprio adesso che ebbe figli, morì! La morte del corpo è la partenza dell'anima verso il mondo spirituale. Quando apprenderemo che è Dio solo che sa realmente quello che è meglio per il suo popolo e che in tutti gli affari terreni il percorso più sicuro per il cristiano è dire al suo cuore: "Lasciamo fare al Signore ciò che sembra a Lui meglio". Solo qui c'è la nostra sicurezza e il nostro conforto e basta non desiderare altro. Le labbra morenti di lei chiamarono suo figlio appena nato Ben-oni, il figlio del mio dispiacere: e molti figli si dimostrano di essere quella bara in cui seppelliranno i genitori. Spesso i figli sono il dispiacere delle loro madri: essi dovrebbero perciò, quando crescono, essere la loro allegria e rammaricarsi quando non possono. Ma Giacobbe, poiché non voleva che il doloroso ricordo della morte della madre si rinnovasse ogni volta che chiamava suo figlio, gli cambiò il nome in Beniamino, figlio della mia mano destra, cioè molto caro a me, il sostegno della mia vecchiaia, quale bastone nella mia mano destra. Riferimenti incrociati:Genesi 35:20Dimensione testo: |